Uno speciale rivestimento per le celle solari sottomarine

Un nuovo rivestimento per celle solari sottomarine: protezione ed efficienza senza manutenzione
La ricerca sulle celle solari sottomarine ha fatto significativi progressi negli ultimi anni, aprendo nuove prospettive per l’utilizzo dell’energia solare negli ambienti marini. Tuttavia, queste tecnologie devono affrontare sfide specifiche: la capacità di catturare la luce nella gamma verde-blu dello spettro, la resistenza alla corrosione salina e all’umidità, e la prevenzione del biofouling, ovvero l’accumulo di microrganismi, alghe e altri organismi marini sulla superficie della cella, che può comprometterne il rendimento.
Un importante passo avanti in questo campo arriva dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Biochimica dell’Università Tecnica della Danimarca, che hanno sviluppato un innovativo rivestimento per celle solari subacquee. La soluzione combina ossido di rame e ossido di zinco con un biocida organico e un materiale legante a rapida lucidatura, creando una protezione efficace contro il biofouling senza la necessità di interventi di pulizia meccanica.
Il nuovo rivestimento può essere applicato su substrati sottili, trasparenti e intercambiabili, permettendone la sostituzione continua. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto per l’uso su veicoli sottomarini autonomi alimentati a energia solare o su piattaforme di celle solari subacquee, garantendo una maggiore efficienza operativa e una durata prolungata del sistema.
Questa innovazione rappresenta un significativo passo avanti per l’integrazione delle energie rinnovabili negli ecosistemi marini, aprendo nuove possibilità per l’alimentazione sostenibile di tecnologie subacquee.