Stellantis e la crisi dell’auto: scelte industriali fallite e mercati in declino

linea produzione di macchine

Come le scelte poco lungimiranti di Stellantis, tra ritardi nell’innovazione e crisi del settore auto, hanno penalizzato l’azienda e il mercato europeo.

La crisi di Stellantis riflette anni di scelte industriali poco strategiche, aggravate dalla mancanza di investimenti significativi nella transizione elettrica. Sotto la guida di Carlos Tavares, l’azienda ha adottato politiche di risparmio che hanno limitato l’innovazione, puntando su modelli ibridi obsoleti come la 500 e la Panda.

Questa strategia ha portato Stellantis a perdere terreno rispetto ai competitor cinesi e americani, leader nell’innovazione tecnologica ed efficienza produttiva. Inoltre, il progressivo spostamento della produzione fuori dall’Italia e la riduzione delle attività locali hanno contribuito al declino dell’intero indotto automobilistico europeo.

A peggiorare la situazione, le politiche europee e italiane, tra incentivi poco mirati e normative stringenti, non hanno risolto i problemi strutturali. Il risultato? Un mercato auto europeo in crisi, con vendite in calo e un futuro incerto per Stellantis e il settore.