Biometano in Italia: sfide e opportunità per una transizione energetica sostenibile

Il biometano si conferma una risorsa strategica per la transizione energetica in Europa, unendo sostenibilità ambientale, sicurezza energetica e valorizzazione delle risorse locali. Tuttavia, l’Italia sta affrontando un percorso impegnativo per sfruttare appieno il potenziale di questa fonte rinnovabile.
Il ruolo del biometano nella decarbonizzazione
Il biometano è una delle soluzioni chiave per ridurre le emissioni di CO₂ nei settori industriali e dei trasporti. Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) prevede una produzione di 5,7 miliardi di metri cubi annui entro il 2030.
Attualmente, l’Italia è lontana da questo obiettivo: la produzione annua si ferma a circa 570 milioni di metri cubi. Secondo il rapporto Outlook Biometano 2024, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, il Paese conta 115 impianti di biometano collegati alla rete del gas, con una capacità produttiva totale di circa 67.000 Smc/h. Questi impianti sono distribuiti prevalentemente al Nord (77 impianti), seguiti da 13 al Centro e 25 al Sud.
Incentivi alla produzione: un meccanismo che fatica a decollare
Il Decreto Ministeriale del 15 settembre 2022 ha stanziato 1,73 miliardi di euro dal PNRR per sostenere il biometano tra il 2023 e il 2025. Tuttavia, le prime quattro aste competitive hanno mostrato limiti significativi:
- Solo 176.000 Smc/h sono stati assegnati, successivamente ridotti a 122.270 Smc/h per rinunce.
- La capacità aggiuntiva corrisponde a circa 1 miliardo di metri cubi annui, ben al di sotto degli obiettivi fissati.
Confronto con il contesto europeo
In Europa, il biometano è al centro delle politiche di transizione energetica grazie al piano REPowerEU, che punta a raggiungere una produzione annua di 35 miliardi di metri cubi entro il 2030.
Francia e Germania hanno già superato l’Italia in capacità produttiva, grazie a:
- Modelli di incentivazione più efficaci.
- Filiere consolidate per la produzione e distribuzione.
Sfide della filiera italiana
Il principale ostacolo per l’Italia è la riconversione degli impianti a biogas esistenti verso la produzione di biometano. Questo processo presenta sfide sia tecniche che economiche:
- Difficoltà di accesso agli incentivi per gli impianti più piccoli o lontani dalla rete.
- Competizione tra biogas e biometano: alcuni gestori preferiscono attendere nuove tariffe sull’energia elettrica, rallentando la transizione.
Verso una strategia condivisa
Con un approccio strategico e incentivi mirati, il biometano può diventare un pilastro della transizione energetica italiana, contribuendo a una crescita sostenibile e migliorando la competitività del sistema produttivo.